Guardando i tuoi lavori la prima cosa che arriva all’anima è il gioco delle contrapposizioni. Quello che fa riflettere è come la manipolazione materica prigioniera del metallo diventi gioco da liberare. La tua arte è composta da un dentro e da un fuori. La rigidità, come limite sovrapposto, più che trattenere una parte dell’opera, ne svela l’essenza. Di questo dualismo se ne avverte la proiezione nel contrasto materico che rimanda alla definizione dei ruoli. Interiore ed esteriore, come caldo – freddo, evidenziano il dinamismo e la staticità dell’essere. Stai dicendo che il tuo “io” sta lottando contro un mondo che ne vuole limitare i contenuti.
Fiorenzo Mascagna – Pittore, poeta, scrittore